Allarme per la privacy del presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati

Allarme per la privacy del presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati

25 aprile 2018

Nella società digitale l’hackeraggio è divenuto un fenomeno costantemente presente, a confermarlo il presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro. Per fronteggiare tale fenomeno si è resa necessaria l’elaborazione di una nuova normativa europea che sarà in vigore dal prossimo 25 maggio.

Lo scopo della suddetta normativa è quello di garantire una protezione rinforzata dei propri dati e, di quelli dei propri clienti, da parte delle aziende. Nella nuova dimensione della vita “digitale” i dati da proteggere rappresentano l’oggetto di un diritto fondamentale ed inviolabile della persona. 

Con questo nuovo regolamento, l'Europa è riuscita a produrre un sistema che tende a uniformare le norme applicabili agli Ott (over the top: Google e Facebook), per garantire la circolazione dei dati in un contesto di maggior sicurezza.

Diritto alla portabilità del dato (art 20) e identificazione dell’ambito della c.d. “intelligenza artificiale”, nel nuovo regolamento dell’Unione Europea

Novità rilevanti sono introdotte dagli artt. 20 e 22 del Regolamento dell’Unione. Con l’introduzione del diritto alla portabilità dei dati (art.20), sono aumentate le tutele nei confronti dell’utente. Infatti, i dati deliberatamente affidati a una piattaforma restano di proprietà dello stesso utente che in ogni momento può pretenderne il ritiro.

Inoltre, come stabilito dall’art 22 dello stesso regolamento, nessuna decisione significativa per un individuo è adottabile sulla base esclusiva di un trattamento automatizzato dei suoi dati. È concettualmente una norma che limita gli ambiti di applicazione della cosiddetta intelligenza artificiale.

Il DPO figura emergente

Il responsabile della protezione dei dati, o data protection officer, è la nuova figura introdotta dal Regolamento europeo.

Tale figura funge da punto di contatto tra l'Autorità di protezione dati e il vertice aziendale. IL DPO è a supporto del titolare nell'adozione di tutte le misure tecnico-organizzative atte a prevenire i rischi per i dati dei clienti, proteggere i sistemi aziendali e il patrimonio informativo. Contemporaneamente, le imprese, dovranno farsi carico della progettazione di sistemi sicuri e che riducano al minimo l'uso di dati, con l’adozione di sistemi di privacy by-design che incorporano misure di protezione dei dati, nei prodotti e nei servizi, fin dalla loro progettazione. Inoltre, le imprese, dovranno determinare tempi di conservazione dei dati e prevedere un sistema di accesso selettivo agli stessi.

Questa società digitale è lo sfondo su cui è cresciuta la nuova disciplina europea e della nuova domanda di riconoscimento dei diritti degli utenti.

Estratti dall’Intervista ad Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali (www.garanteprivacy).